Road to 2002


Il Road to 2002 racconta le prime avventure nel calcio europeo che conta dei protagonisti della serie. Tsubasa finisce al Barcellona, Kojiro alla Juventus mentre Genzo rimane all'Amburgo. Il manga è stato pubblicato da Shueisha tra il 2001 e il 2004 sulla rivista Weekly Young Jump. In seguito l'opera è stata ristampata in quindici volumi tankobon usciti tra giugno 2001 e agosto 2004. A causa di alcuni problemi legali con le federazioni calcistiche riguardo l'utilizzo di nomi, stemmi, stadi e fattezze di giocatori e squadre reali, non è mai arrivato ufficialmente in Occidente. Le trame sintetiche che seguono sono a cura di Alberto Orsini.

VOLUME 1

“Vengo dal Brasile, San Paolo... Mi chiamo Tsubasa! E ora sono lo Tsubasa Ozora del Barcellona! Da oggi in poi, questo è il mio campo di battaglia!” (Tsubasa)

I tre principali talenti della generazione d’oro del calcio giapponese, ormai ventenni, si ritroveranno tutti nel durissimo calcio europeo nella stagione che sta per cominciare. Il pioniere Genzo Wakabayashi sta recuperando dal grave infortunio che nella stagione precedente ha portato il suo Amburgo ad arrivare solo settimo in classifica. Viene raggiunto dal suo ex compagno Karl Heinz Schneider, che lo invita ad andare al Bayern Monaco già campione di Germania: una squadra che verrà rinforzata da alcuni dei migliori talenti del World Youth, Levin della Svezia e Sho della Cina, oltre che con altre stelle internazionali. Genzo decide di rimanere all’Amburgo per sfidare questi grandi campioni e aggiudicarsi il campionato, centrando la rivincita.
Kojiro Hyuga grazie all’abilità della sua manager guadagna molti soldi attraverso le sponsorizzazioni, riuscendo a coronare il sogno di comprare una casa confortevole per la sua numerosa famiglia, ma soprattutto firma per la Juventus. Si trasferisce in Italia e alla prima conferenza stampa manifesta tutta la sua ambizione, dichiarando di voler laurearsi capocannoniere della serie A con il sodalizio torinese.
Le attese di tutti sono, tuttavia, per le mosse di
Tsubasa Ozora, che lascia in San Paolo e il Brasile dopo cinque anni di successi. Ha ricevuto offerte dai migliori club d’Europa e un tour con la neo moglie Sanae lo conduce a girare tutte le più grandi città del calcio. Ultima tappa, e quella che si rivela essere poi la sua scelta, è Barcellona in Spagna. Il gigantesco Nou Camp lo affascina, e basta un pallone sfuggito a un ragazzino per lanciarsi in campo. Verrà aggregato alla squadra B. Ma una prima sfida con tre difensori della prima squadra, Gonzales, Almieja e Fonseca, reduci da infortuni, viene vinta da Tsubasa che fa gol in rovesciata. Non così facile è misurarsi con il giocatore più forte della squadra, il brasiliano Rivaul, che gioca nel suo stesso ruolo: Tsubasa lo impegna subito all’uno contro uno, ma è costretto a ricorrere alle cure dei medici dopo il primo duello.

VOLUME 2

“Ve lo ripeto un’altra volta. Tsubasa Ozora... Giocherà nel Barcellona B” (Van Saal)

Nonostante la gomitata di Rivaul che l’ha steso, Tsubasa rientra pieno di energia ad allenarsi deciso a rubare tutti i segreti dell’asso brasiliano, compresa la tenacia. In partitella viene schierato tra le riserve e, dopo il potenziamento fisico svolto in estate, riesce a resistere alla marcatura di Fonseca meglio del loro primo scontro, ma perde il nuovo duello con Rivaul che, comunque, deve impegnarsi al massimo per avere la meglio. In seguito nei vari allenamenti Tsubasa viene sempre schierato tra i titolari, come ala destra, ala sinistra e infine centrocampista centrale, mostrando subito una grande intesa con Rivaul. Il mister Van Saal gli chiede quale sia il suo ruolo preferito, sentendosi rispondere a centrocampo, poi prende una decisione a sorpresa: Ozora giocherà nel Barcellona B, la seconda squadra. E la richiesta dell’allenatore è realizzare 10 gol e 10 assist per essere degno di rientrare tra i titolari.
All’Aeroporto di Torino, il giovane e talentuoso difensore italiano del World Youth,
Salvatore Gentile, saluta il suo nuovo compagno di squadra alla Juve Kojiro Hyuga, che resta impressionato dalle strutture e dalla storia della Juventus. Ma dopo aver passato le visite mediche, il preparatore Mazzantini scopre un grave dislivello nel suo equilibrio fisico e lo giudica incapace di giocare in serie A. Solo l’arrivo dell’allenatore Carlo Monetti evita una rissa, e all’attaccante giapponese il mister spiega che non gli importa delle sue condizioni fisiche, ma solo che segni tanti gol. In allenamento, di fronte alla concorrenza di attaccanti come capitan Delpi, Inzars, Trezagà e altri, dopo un esordio impacciato Kojiro è costretto a sfoderare fin da subito il suo nuovo “wild tiger shot”, perfezionato in estate, per bucare il portiere Van Der e recuperare considerazione.
Genzo esordisce in Bundesliga con il suo Amburgo contro il Werder Brema. Nonostante gli assalti dei talentuosi Shester, Margus e Victorino, il Sggk (Super Great Goal Keeper) riesce a mantenere la porta inviolata e serve perfino l’assist per il gol della vittoria.
Taro Misaki, investito da un autobus e recuperato forzosamente solo per la finale del World Youth, porta avanti con fatica il suo completo recupero fisico. La sua prossima mossa non sarà giocare in Europa ma nella J-League, massimo campionato giapponese.

VOLUME 3

“Le uniche cose degne della serie A in quel ragazzo sono la gamba destra... e il suo orgoglio” (Thoram)

A Torino, dopo aver segnato in tutte le amichevoli della Juventus e complici alcuni infortuni, Kojiro si conquista una maglia da titolare per l’esordio in campionato contro il Parma. Al match assisteranno tutti i suoi precedenti allenatori a partire da mister Kira. Contro la marcatura asfissiante dei rocciosi difensori Thoram e Cannavaru, il giovane giapponese mostra subito qualche problema di equilibrio, ma riesce a servire comunque un assist per il bomber Inzars che sblocca il match; la rete comunque viene annullata per fuorigioco. Il primo tiro di Hyuga, invece, si schianta sul palo per un soffio e la difesa parmense comincia a marcarlo seriamente. Thoram lo costringe all’impotenza dopo aver scoperto il segreto del suo squilibrio fisico, arrivando alle stesse conclusioni del preparatore Mazzantini. Dopo appena mezz’ora dall’inizio, Hyuga viene sostituito da mister Monetti. Nonostante la rabbia e l’umiliazione riesce a uscire a testa alta ed è proprio il preparatore a consolarlo, promettendogli allenamenti speciali per ritrovare l’equilibrio e forgiare il suo fisico.
Tsubasa visita le strutture del Barcellona B assieme al dottore, che gli confessa la speranza che possa affermarsi in blaugrana e varcare il “ponte della speranza” che dal Mini Estadi riconduce al Camp Nou. Intanto i cronisti giapponesi delusi smettono di seguirlo e lasciano la Spagna, preferendo raccontare le gesta di Wakabayashi in Germania e Hyuga in Italia, tranne uno. Nei primi allenamenti con la seconda squadra, Tsubasa mostra grandi abilità tanto negli assist quanto nelle conclusioni, sorprendendo i compagni. L’allenatore Victor Celesse conferma che sarà lui il faro della formazione e verrà schierato a centrocampo. Quanto a Genzo, dopo aver mantenuto la porta imbattuta contro lo Stoccarda è atteso dallo scontro diretto con il Bayern di Schneider, che vedrà anche la presenza di Kaltz, appena tornato in campo dopo un infortunio e pronto a riprendersi il dominio del centrocampo. Intanto anche Misaki al termine di speciali allenamenti di recupero è pronto a rimettersi in gioco nella J-League per cercare di emulare i tre compagni che si stanno affermando in Europa.

VOLUME 4

“Così il tuo allenatore ti ha espressamente chiesto 10 gol e 10 assist durante la prossima stagione, ma tu vuoi superarti realizzandoli tutti in una sola partita!” (Genzo a Tsubasa)

Tsubasa è atteso dalla sua prima gara nel Barcellona B. Wakabayashi gli fa auguri telefonici dovendo giocare l’indomani in Bundesliga contro il Bayern, mentre Hyuga approfittando di una pausa in serie A sale su un aereo da Torino e raggiunge la Catalogna. Contro l’Albacete B, Ozora scende in campo con il numero 10 e la fascia di capitano dei blaugrana. Battuto il calcio d’inizio, passano 7 secondi ed è già in rete con un tiro a sorpresa da centrocampo. Gol e assist si susseguono a una velocità impressionante, la partita finisce 10-0 con 6 gol e 4 assist del talento giapponese. Alla prestazione super assistono, in segreto, l’allenatore Van Saal e il campionissimo Rivaul, ma anche Gonzalez e altri giocatori della prima squadra. Impressionato da Tsubasa, Hyuga torna in Italia senza incontrarlo e comincia subito gli allenamenti speciali con il preparatore Mazzantini per riequilibrare al meglio il suo fisico. Comincia anche la Liga spagnola e Ozora può assistere solo da spettatore al Camp Nou allo scontro tra Rivaul e il suo vecchio rivale brasiliano Carlos Santana, ora stella del Valencia.
Germania. All’Olympiastadion di Monaco va finalmente in scena lo scontro diretto tra Bayern e Amburgo. Gli ospiti passano subito con un gol di
Kaltz, su assist diretto di Genzo favorito da un tiro frettoloso di Schneider che si trasforma in un vero e proprio regalo. Ma la rete subìta accende la voglia di rivalsa dei campioni bavaresi. In Giappone, Ishizaki e Urabe cominciano ad allenarsi con il Jubilo Iwata, squadra che punta a vincere tutto anche grazie all’arrivo del ristabilito Taro Misaki. Loro rivali saranno l’ex compagno di Tsubasa al San Paolo Pepe e il biondo Leo della squadra giovanile brasiliana. E sul campo di calcio di Nankatsu, dove furono disputate le prime accese partite della generazione d’oro, fa la sua comparsa Daichi Ozora, fratellino di Tsubasa: di soli 5 anni, ma con la stessa passione per il calcio.

VOLUME 5

Non preoccuparti. Per un portiere, il palo è come un amico! Il palo non potrà mai farmi male (Wakabayashi)

Mentre Rivaul e Santana si sfidano in Barcellona-Valencia, Tsubasa freme sugli spalti, ma Sanae lo tranquillizza, invitandolo a fare del suo meglio e rimanendo tranquillo. In tribuna conoscono la mamma di Santana, che ringrazia il talento giapponese per aver aiutato suo figlio, in precedenza noto come “il cyborg del calcio” a ritrovare la sua umanità. Il primo gol viene siglato dal numero 10 blaugrana con una delle sue classiche rovesciate. Ma Santana è deciso a segnare per festeggiare il compleanno di sua madre. Ruba palla al capitano del Barca Grandios, fa tutto da solo saltando Fonseca, Almieja e Gonzales, resiste al ritorno del numero 4 e trafigge il portiere. Il primo tempo termina sul pari, come anche buona parte della ripresa. Verso la fine del match, nell’ennesimo scontro fra i due assi, Rivaul resta a terra, infortunato all’anca, mentre Santana fugge in contropiede. Troppo marcato, con un mezzo “Santana turn” serve il compagno argentino Aimor che riesce a riportare in vantaggio i valenciani.
Intanto in Germania il Bayern attacca in massa per rimontare il gol dell’Amburgo, ma
Wakabayashi para tutto. Levin prova il tiro che in un precedente scontro aveva rotto il braccio al Sggk dopo una respinta di pugno, ma stavolta Genzo blocca la stessa conclusione senza problemi, anche grazie ad allenamenti specifici con una trottola per bambini, mostrati in un flashback. Neanche Schneider riesce a rendersi pericoloso, ben marcato da Kaltz. Ma con un trucco riesce a sfuggire sullo scatto al suo amico ed ex compagno di squadra e si porta in area. Levin lo serve, ma invece di colpire di testa il giovane imperatore ferma la palla, sfugge al ritorno di Kaltz e calcia di sinistro. Il tiro sembra impossibile da bloccare e Sho si avventa sul potenziale tap-in, ma Genzo riesce a fermare la palla e viene involontariamente travolto dal giovane cinese, schiantandosi sul palo. Rimane, comunque, illeso. Il primo tempo finisce con i bavaresi ancora sotto di un gol in casa. Ma il tecnico Frank Schneider, padre di Karl Heinz, scopre un punto debole del Sggk. Con una serie di rapide triangolazioni lo costringe a cambiare posizione di continuo e neutralizzare i tiri si fa sempre più difficile. Pur di mantenere il vantaggio, Kaltz lascia libero Schneider arretrando in difesa, ma così il Kaiser è libero di calciare e riesce ad arrivare al pareggio con un tiro da distanza ravvicinata.
In Giappone, sebbene sia ancora in ritardo di condizione a causa delle conseguenze del grave infortunio,
Misaki si conquista subito una maglia da titolare nel Jubilo Iwata e comincia a comandare il gioco, mentre Ishizaki e Urabe restano tra le riserve. Per guadagnarsi il posto, i due si dicono pronti perfino a umiliare il vecchio compagno della Nankatsu. La loro doppia difesa in tandem viene tuttavia disinnescata da Taro, che serve l’ennesimo assist. Comunque, per via delle assenze dei titolari, i due saranno entrambi in campo dall’inizio all’esordio in campionato.

VOLUME 6

Non hai mirato al pareggio, ma hai attaccato fino in fondo... Per vincere... Ma questo non ti ha impedito di uscire sconfitto. Ho segnato al Sggk Genzo Wakabayashi un gol da fuori area (Schneider)

Prosegue la grande sfida in Bundeslinga. Dopo aver subito il pareggio, l’Amburgo sostituisce un attaccante e un mediano inserendo due difensori che vanno a marcare a uomo Sho e Levin: una chiara strategia difensivistica per strappare almeno un punto in casa del Bayern. Questo modo di giocare, comunque, non convince del tutto Wakabayashi, che continua a disinnescare i tiri dei bavaresi. Schneider provoca gli ex compagni, il portiere giapponese e il mediano Kaltz. Quest'ultimo, colpito anche da una gomitata del Kaiser, lo accusa di giocare un calcio viscido, scatena una rissa a gioco fermo e viene espulso. Schneider, ora privo di marcatura, ha l’ultima chance per segnare con un fire shot da fuori area, ma Genzo para, riuscendo perfino a bloccare la palla. Poi effettua un rinvio veloce per Boisler che viene atterrato al limite dell’area. Invece di calciare di prima la successiva punizione, l’attaccante tocca per l’accorrente Wakabayashi, lasciato solo, che spara in porta. Sho riesce a deviare la conclusione e rilanciare l’azione offensiva per Schneider che, pur da molto lontano, riesce a segnare grazie a un astuto tiro di controbalzo. L’Amburgo esce sconfitto e l’allenatore se la prende con Genzo, reo di aver violato la tattica difensiva, incrinando così il loro rapporto. Schneider al terzo tentativo è riuscito in qualche modo a fare gol da fuori area al Sggk, a fine gara fa pace con il suo amico Kaltz che ne riconosce i miglioramenti.
In Spagna,
Rivaul si fa male seriamente all’anca, una parte già debole per infortuni pregressi. Il Barca non ha sostituti all’altezza e si ritrova a rimpiangere l’assenza di Tsubasa, che freme sugli spalti. Pur sofferente, l'asso brasiliano rientra per evitare la sconfitta casalinga contro il Valencia che conduce 2-1. Nel corso dell'ennesimo duello con Santana, Rivaul fa volutamente rimbalzare la palla sulla gamba protesa in tackle del giovane rivale, servendo così un assist all'attaccante olandese Luikal che segna il gol del pareggio. Il big match di apertura della Liga si chiude così sul 2-2. Nella seconda giornata di seconda divisione, il Barca B affronta in trasferta il Malaga B. Al 25' del secondo tempo il conto dice 3 gol e 4 assist per Tsubasa e 1-7 di punteggio. Per evitare un'umiliazione eccessiva e problemi nel dopo partita con la focosa tifoseria locale, l’allenatore blaugrana sostituisce il campionino giapponese, suscitando, però, a sorpresa le proteste del pubblico che avrebbe voluto continuare a vedere sue altre magnifiche giocate. Dopo due giornate, Ozora è a 9 e gol e 8 assist, a un passo dall’obiettivo di 10 e 10 imposto da mister Van Saal per tornare in prima squadra.
In Giappone
Taro Misaki torna finalmente in campo in partite ufficiali facendo il suo esordio con il Yubilo Iwata nella J-League. Ma a lui e gli altri talenti della cosiddetta "generazione d’oro" si oppongono veterani come il capitano degli Urawa Red Diamonds, Hayato Igawa, pronti a tutto per difendere il loro posto in Nazionale in vista del Mondiale 2002. Al suo fianco esordisce in prima divisione anche il piccolo Takeshi Sawada, con uno strano taglio di capelli a forma di palla da calcio. Gli altri protagonisti e comprimari degli storici campionati scolastici sono tutti pronti a fare il loro esordio in massima serie. Tra le altre partite che presentano duelli interessanti, il Kashima Antlers dei brasiliani Leo e Pepe contro il Vissel Kobe di Sorimachi. Il Nagoya Grampus di Wakashimazu se la vede con il Kashiwa Reysol di Nitta, dopo che i due si sono allenati assieme nello stesso dojo di karate. E ancora, il Consodale Sapporo con Matsuyama sfida il Fc Tokyo di Jun Misugi, in campo con il numero 41. Il "principe del calcio", oramai giocatore eccezionalmente versatile, si è spostato sull’out destro guadagnandosi il soprannome di Beckham giapponese per i suoi precisi cross.

VOLUME 7

"In una società come la nostra non ci può essere un obiettivo diverso da quello di vincere la Liga. Questo è il destino di chi indossa la maglia del Barcellona. Inoltre, non posso restare fermo per troppo tempo, perché altrimenti il mio rivale potrebbe rubarmi il posto!" (Rivaul)

Dopo aver perso contro il Numancia per l’assenza di Rivaul, infortunato e costretto a svolgere lavoro differenziato, il Barcellona prepara la riscossa contro il Betis. Mister Van Saal è sulla graticola anche per non aver impiegato Tsubasa subito in prima squadra come ala destra al posto del portoghese Fago, passato al Real Madrid. Ma alle contestazioni del presidente Sebastian Cou, il tecnico olandese risponde assicurando che il futuro di Tsubasa è da trequartista. Il Mini Estadi è gremito per assistere al match del Barca B contro il Santander. Nonostante la marcatura aggressiva dei due difensori, il veterano spagnolo Ruben Salas e il senegalese Pana Saale, Tsubasa è irresistibile. Finisce 7-1 con 3 gol e 3 assist che portano il totale rispettivamente a 12 reti e 11 assistenze in sole 3 partite, più di quanto richiesto dal tecnico per tornare in prima squadra. Un successo tale che Rivaul decide di affrettare il suo rientro in campo non solo per sostenere i colori blaugrana, ma anche per timore di vedersi soffiato il posto.
Gran parte del volume è dedicato al campionato giapponese di J-League, dove
Misaki dimostra di essere già in gran forma nello Jubilo Iwata, sfuggendo alle tecniche difensive di Igawa, leader degli Urawa Red Diamonds. Un flashback svela che Taro è voluto a tornare in campo solo dopo che il suo fisico fosse al 120% di capacità, compresa la gamba sinistra dove si era gravemente infortunato prima del World Youth, e che ora invece utilizza per segnare direttamente da calcio d’angolo, impiegando il nuovo speed slide shoot per portare in vantaggio i suoi. Ma in avvio di recupero, su cross di Sawada, è proprio Igawa a trovare il pareggio per gli Urawa Red. Sembra finita, ma i giovani d’oro non mollano. Ancora Misaki serve un assist in area e a sorpresa è Ishizaki a trovare il gol del decisivo 2-1. Nell’altro campo, Jun Misugi schierato sulla fascia sfugge per la prima volta a Matsuyama, finta il cross e invece segna con un flying drive shot alla maniera di Tsubasa. Ma il suo avversario trova presto il pareggio, grazie al noto eagle shot. Finisce così 1-1 tra Sapporo e Fc Tokyo. Anche Nitta si dà da fare ma Wakashimazu riesce a bloccare il suo jumping hayabusa volley shot e il Nagoya batte il Kashiwa 1-0.
In Italia i talenti giapponesi hanno vita dura. A Torino,
Hyuga per via della concorrenza dei titolari Delpi e Inzars e dei panchinari Tresagà e Komacevich langue in tribuna, ancora coinvolto nell’allenamento speciale. A Milano Shingo Aoi, ormai fuori dalla Primavera dell’Inter, riceve un fax che gli annuncia quale sarà la sua prossima squadra. In serie B, infine, c’è un altro giapponese, Tomeya Akai, che debutta nel derby con la maglia della Samp.

VOLUME 8

"No. Anche oggi, come sempre, gli uccelli mi dicono che l’aria non è buona. Però... C’è aria di sfida!" (Natureza)

A Torino Hyuga continua il suo allenamento speciale ma resta sotto shock quando mister Monetti gli comunica di una richiesta della Reggiana per averlo in prestito in serie C. L'allenatore bianconero e il preparatore Mazzantini sono concordi, l’ultima decisione spetta al ragazzo. Ricordando che anche Tsubasa è finito nella squadra B, alla fine decide di accettare la discesa in terza divisione. Mazzantini gli prepara delle tabelle di allenamento personalizzate per continuare il potenziamento, Kojiro si congeda da Torino promettendo che segnerà così tanto da essere richiamato a furor di popolo. Giunto a Reggio Emilia in treno, Hyuga visita lo Stadio Giglio e ritrova il tecnico dell’Uruguay giovanile, Jinnosuke Matilda, che lo allenerà in granata. Lui ha voluto Kojiro, viene svelato, per cercare una doppia promozione dalla serie C alla serie A. Il giovane attaccante sceglie di risiedere in un edificio poco usato vicino al campo di allenamento per poter migliorare ancora il suo fisico. Intanto Shingo Aoi si è trasferito in prestito all’Albese. Nella nebbia piemontese fa la conoscenza del suo nuovo compagno di squadra Bobang, nigeriano. Ad accoglierlo c’è una folla di tifosi appassionati. L’obiettivo di mister Pinato è chiaro, vincere il campionato di serie C. E sarà quindi scontro tra Aoi e Hyuga per il vertice della terza serie.
Intanto, il Barcellona affronta il Rayo Vallecano. Tsubasa è ancora in tribuna mentre
Rivaul, non al meglio, forza e scende comunque in campo. Gioca solo mezz’ora prima di uscire per una ricaduta, ma segna due gol e procura un calcio di rigore. Capitan Pep Grandios però manda alto. Nella ripresa il Barca crolla: subisce due gol e in pieno recupero un autogol del veterano Cordoba Gonzales sancisce una clamorosa sconfitta per 2-3. La successiva partita con il Celta Vigo sarà decisiva: per i giornali Van Saal rischia l’esonero e comunque per problemi di salute potrebbe non sedere in panchina. Si parla del tecnico italiano Carloppe, ex Roma, pronto a subentrare. Finisce 3-0 per il Celta e la decisione è immediata: Ozora in prima squadra per sostituire il lungodegente Rivaul. L’esordio avverrà nella quinta giornata, nel “Clasico” contro il Real Madrid capolista e pieno di campioni: dall’ex di turno Fago al portiere Callusias, i difensori Blueno e Ivangel, il terzino goleador Robecaro e gli attaccanti Rail e Marientos. Con loro la nuova stella del brasile, Natureza, che è anche il più grande rivale di Tsubasa. Al primo allenamento il clima tra i giocatori del Barca è teso e solo l’intervento di Gonzales e dello stesso Rivaul evita che possa scoppiare una lite. Tsubasa nella partitella si muove subito bene, accendendo una nuova speranza.

VOLUME 9

“Sia nel caso in cui si giochi senza nessuno spettatore e in un campo all’aperto, o che ci siano migliaia di spettatori a guardarti e molte televisioni collegate, il tuo calcio non è diverso da quello che giocavi da bambino, Tsubasa” (Roberto)

Vigilia del “Clasico” agli antipodi per le due giovani stelle di Real Madrid e Barcellona. Se Natureza appare in gran forma e riesce a imitare le tecniche di Robecaro e Fago, Tsubasa sembra schiacciato dalla pressione e addirittura in affanno fisico, tanto che non riesce nemmeno a muoversi. Nonostante tutto, mister Van Saal gli conferma la fiducia, annunciandogli che giocherà in ogni caso titolare nel ruolo chiave di fantasista. A sorpresa la stellina giapponese riceve la visita di Radunga, suo ex capitano al San Paolo e ora stella del Deportivo La Coruna, che gli ricorda il suo debutto in Brasile e gli restituisce fiducia. Poi arriva la telefonata di Roberto che annuncia a Tsubasa che sarà allo stadio per vedere di persona la sfida con Natureza. Una serie di incoraggiamenti ricevuti dal web gli ridanno infine definitivamente il sorriso. Tanto che la mattina del match lo si vede al Parco Guell a giocare serenamente con dei ragazzini. Rivaul si fa fare un’infiltrazione dal medico, intenzionato comunque a essere presente in panchina e subentrare in caso di estrema necessità. Al momento di scendere in campo con la maglia numero 28, Tsubasa non mostra più alcun timore. Sugli spalti sono arrivati molti amici, altri lo guardano in tv dall’Italia e dal Giappone e anche Genzo, che sta per giocare in Bundesliga, gli rivolge un pensiero. Ozora riceve il primo pallone e punta subito Natureza. Comincia un duello di finte e contro finte con numerose tecniche di dribbling e difesa mentre la palla passa più volte dall’uno all’altro. Alla fine si avventa sulla sfera Robecaro, con tutta l’intenzione di scagliare da lontanissimo il primo tiro in porta della grande sfida.

VOLUME 10

“Tsubasa Ozora, renditene conto... io non ti ho considerato come il pivellino a cui si devono fare le angherie. Io in questa partita ti affronterò come se stessi fronteggiando Rivaul” (Blueno)

Il primo tiro di Robecaro viene messo in angolo. Dalla bandierina va l’ex Barca Fago, appena passato al Real e contestatissimo dai suoi ex tifosi, tanto da dover ricorrere all’aiuto della polizia per battere il corner. Gonzalez intercetta e Tsubasa riparte in contropiede, libero dalla marcatura di Natureza dopo un blocco dei compagni. Il giovane giapponese, all’esordio nella Liga, si libera della pressione di Olgado e salta anche Ivangel che, però, lo stende, venendo ammonito. Luikal batte corto per Tsubasa che entra in area e serve l’accorrente Overs, ma il tiro si stampa sulla traversa, complice anche una deviazione impercettibile di Natureza. Sul tap-in si avventa ancora l’asso giapponese in rovesciata, ma capitan Blueno lo ferma. Altro passaggio per Grandios e tiro bloccato da Callusias. L’azione delle Merengues riparte velocemente con Natureza, che si libera di Almieja, triangola con Fago e serve Rail, che insacca così il primo gol dell’incontro. Sulla ripresa del gioco, ancora Natureza intercetta palla e si proietta verso l’area blaugrana, ma dopo il secondo tunnel di fila viene steso da Almieja che per poco non si fa espellere per reazione. La punizione viene battuta da Robecaro e Natureza assieme in un “twin shot” che solo un’intuizione di Gonzalez riesce a intercettare. Sulla ripartenza, Tsubasa duella ancora una volta con il numero 0 brasiliano che, alla fine, la spunta e serve in area Marientos. Almieja interviene sull’attaccante spagnolo e l’arbitro fa per estrarre un cartellino: potrebbe essere rigore ed espulsione contro il Barca.

VOLUME 11

“L’atmosfera di questo stadio ci blocca completamente! Quest’anno però abbiamo in squadra l'uomo in grado di mandare in frantumi questa atmosfera... L’uomo che reca sulla schiena il misterioso numero 0 che io stesso gli ho dato. Natureza... Ora soltanto tu puoi cambiare le sorti di questa partita” (Del Pasque)

Il cartellino giallo, in realtà, è proprio per Marientos, ammonito per simulazione. Almieja viene graziato, il suo intervento è stato pulito. Il gioco riprende e Tsubasa sembra voler sviare il confronto diretto con Natureza, che al contrario si intestardisce a seguirlo a uomo. Ma questo sbilancia tatticamente il Real e il Barca ne approfitta: la palla arriva a Tsubasa che calcia il suo flying drive shot. Natureza avverte il portiere Callusias, ricordandogli gli allenamenti specifici fatti in precedenza per neutralizzare il tiro più celebre del rivale giapponese, ma stavolta non si tratta di una reale conclusione: sentendo l’avvertimento del brasiliano, Ozora ha cambiato i suoi piani, realizzando un passaggio su cui si avventa Luikal per il pareggio. I blaugrana sono galvanizzati e l’attaccante olandese per poco non trova subito la seconda rete con un tuffo di testa messo in corner alla disperata. Tsubasa appare in stato di grazia nel dispensare assist e di nuovo solo il portiere salva la squadra di mister Del Pasque dal subire un’altra rete. Nell’azione seguente, tutti gli spazi di passaggio sono chiusi dalle marcature dei Blancos, così Tsubasa si mette in proprio: aggira Ivangel con un pallonetto, sfrutta una carica di Blueno per proiettarsi in aria e, con una spettacolosa semirovesciata, infila Callusias, che riesce a toccare ma non a respingere. Mancano pochi secondi alla fine del tempo, ma Natureza non ha rinunciato ad attaccare. Prende palla e si porta sulla bandierina destra, nella stessa posizione in cui aveva segnato un gol fantastico al suo primo provino per il Real.

VOLUME 12

“Natureza lo aveva previsto... Questo tizio è riuscito a migliorarsi persino durante la partita!” (Flavio Conces)

Con un colpo a sensazione, Natureza indirizza la palla in porta da posizione defilata. L’estremo difensore blaugrana Rechard è scavalcato, ma Tsubasa in disperato ripiegamento difensivo sventa la minaccia, finendo anche a schiantarsi contro il palo. L’arbitro, tuttavia, concede il gol perché valuta che la palla abbia superato interamente la linea di porta. Si va al riposo sul 2-2, la sfida tra i due astri nascenti vede un gol e un assist per ciascuno. Negli spogliatoi delle Merengues, capitan Blueno fa capire ai compagni che Tsubasa va considerato e marcato come un avversario di livello pari a Rivaul. L’allenatore Del Pasque rinforza il concetto inserendo Flavio Conces per tenerlo a uomo. Al contrario, il Barcellona decide che non adotterà difese particolari contro Natureza e gli altri, ma cercherà di segnare sempre un gol in più degli avversari. Si torna a giocare. Il Barca recupera subito palla e la affida a Ozora, ma il numero 28 viene triplicato dagli avversari e finisce per perderla. Dall’altra parte, su calcio di punizione Natureza finta il tiro, spiazzando la barriera, e alza la palla per Roberto Carolus che, con un missile, segna il 3-2 dopo appena 5 minuti. Natureza ci prova ancora con un tiro a effetto che sembra uscire e poi rimbalza verso la porta, già utilizzato al World Youth per ingannare Genzo, ma Gonzalez in tackle impedisce alla palla di entrare. Ma ancora il talento brasiliano si avventa sul tap-in e riesce a segnare stavolta calciando solo di potenza. È 2-4,i catalani sono alle corde. Tsubasa sembra bloccato, viene anche ammonito e alla fine Van Saal sembra volerlo sostituire inserendo l’acciaccato Rivaul. Ma all’ultimo istante, notando il suo sguardo, cambia idea e fa uscire l’olandese Overs, schierando in campo entrambi i trequartisti. Il dettame tattico per entrambi è giocare in piena libertà, una soluzione mai provata prima neanche in allenamento. I compagni di squadra restano disorientati, figurarsi gli avversari. Appena riprende il gioco, i due combinano e si scambiano di posizione, disorientando la difesa, e Rivaul sforna una prima violentissima conclusione che sembra destinata in porta.

VOLUME 13

“Fu la prima volta che Tsubasa e Misaki fecero coppia, ma fin da subito l’intesa era perfetta. Da quel momento, formarono quella che fu chiamata la coppia d’oro della Nankatsu. [...] Tsubasa e Rivaul... In questo istante potrebbe essere nata la coppia d’oro del Barcellona. E noi ora ne siamo i testimoni” (Ishizaki)

Il tiro di Rivaul si schianta sul palo, ma l’azione impressiona pubblico e avversari. Il Real prova ad attaccare ancora, ma il Barca pare rinato e riconquista la palla. Una serie di triangolazioni tra l’asso brasiliano e Tsubasa porta quest’ultimo a trovare il gol del 3-4 con una grande rovesciata. Natureza si incaponisce. Prima supera entrambi i fantasisti in dribbling, ma poi perde palla sulla marcatura di Grandios e i blaugrana ripartono. Combinando anche con Luikal, si crea un’occasione per Rivaul che, con un tiro in piena torsione, mette a dura prova la sua schiena ancora infortunata, ma trova l’insperato pareggio quando manca un quarto d’ora alla fine del match. Natureza è shockato dall’aver perso palla due volte nella stessa partita, ma i compagni lo rincuorano e incoraggiano per il rush finale. Nell’azione seguente Rivaul resta bloccato da una fitta e non riesce ad agganciare un facile pallone. Van Saal sembra costretto a sostituire il suo miglior giocatore appena entrato, ma Rivaul è disposto a giocarsi la carriera pur di vincere questa partita, l’allenatore lo capisce e lo fa restare in campo. Sfruttando la superiorità numerica dovuta all’immobilità di Rivaul, il Real schiaccia gli avversari e solo un’intuizione di Tsubasa impedisce al solito di Natureza di presentarsi da solo in area di rigore. La palla viene messa in corner, Fago torna a battere dalla bandierina, ma stavolta non ci sono lanci di oggetti: il pubblico del Camp Nou ha deciso di sostenere solo il Barca per arrivare alla vittoria del “clasico”.

VOLUME 14

“Rivaul! Il pallone! Sulla vittoria di questa partita non hai scommesso soltanto tu!” (Gonzales)

Tutti i giocatori del Barca rientrano in difesa tranne Tsubasa, che “fiuta” l’idea di un contropiede. Natureza lo capisce e fa per seguirlo, ma poi cambia direzione, desideroso di andare in area per segnare. Sul corner la difesa blaugrana sembra avere la meglio e Almieja spazza per lanciare Tsubasa, ma Natureza si avventa sul tap-in riproducendo il tiro speciale del cinese Sho e buca la rete. 5-4 per il Real a dieci minuti dalla fine, tripletta per l’asso brasiliano, che chiede e ottiene dal mister Del Pasque di marcare a uomo il rivale giapponese nel finale. La palla è affidata a Ozora, tutti i compagni sono controllati alla perfezione dai difensori e non gli resta che tentare l’azione personale nonostante l’attenta guardia del suo marcatore. Grazie alla distrazione causata dallo scatto di capitan Grandios, il giapponese riesce a liberarsi per il tiro, ma alla fine opta per un retropassaggio. È Gonzales, specialista dei tiri dalla distanza, a trovare così l’insperato pareggio a pochi minuti dalla fine con una staffilata imparabile. Ma la squadra di casa non è soddisfatta e ricomincia velocemente il gioco, desiderosa di provare a vincere. Si riprende con Rail che calcia fortissimo all’indietro verso Natureza, che a sua volta tira al volo con forza doppia dalla lunghissima distanza. Tsubasa riesce a deviare la conclusione e l’azione riparte. Il giapponese finta il tiro e serve Rivaul che chiude il triangolo, ma la minaccia è sventata in uscita dal portiere Callusias. Sembra che la difesa possa liberare, ma Tsubasa riesce a tenersi in equilibrio mentre ricade e toccare con la suola, indirizzando la palla in porta.

VOLUME 15

“Italia... Una serata autunnale... Continuate a seguire il calcio...” (conclusione)

La palla si schianta sulla traversa e rimbalza sulla linea. Tsubasa e Natureza si sfidano per l’ultima volta: il primo si lancia di testa per segnare, il secondo di piede per spazzare. Entrambi ruzzolano dentro la rete dopo uno scontro terribile, non sapendo dov’è finita la palla. È entrata, per il gol di Tsubasa che firma la spettacolosa vittoria per 6-5. In serie C italiana, Shingo Aoi riesce a far valere la sua velocità mentre Hyuga si rafforza correndo con delle pesanti catene sul lato sinistro come prescritto dal preparatore della Juve Mazzantini. Nasce un bel rapporto con il capitano della Reggiana Giulio Gozza, che è anche titolare di un rinomato ristorante ma, prima di ritirarsi, vorrebbe riportare la Reggiana in serie A. Aoi segna un gol nella sua prima partita mentre Hyuga esordisce addirittura con una tripletta.

Riconoscimenti L'edizione italiana utilizzata per le trame è realizzata da "Manga Translation Project"; editing e lettering Mr.Mime, traduzione Rain, supervisione Aihuttunen. La riproduzione dei contenuti originali è vietata senza citare la fonte.

Le 5 serie

  • Capitan Tsubasa - Tsubasa Ozora cambia città, vince un campionato nazionale delle scuole elementari, tre delle scuole medie, finché parte per il Brasile per essere allenato dal campione Roberto Hongo
  • World Youth - Tsubasa gioca nel San Paolo, con i compagni di squadra della nazionale del Giappone si qualifica al Mondiale Under 20 e lo vince contro il Brasile
  • Road to 2002 - Tsubasa firma con il Barcellona e scala il club catalano dalle riserve alla prima squadra, anche i compagni si cimentano con alterne fortune con il calcio professionistico europeo
  • Golden 23 - Tsubasa è ormai una colonna del Barca e lotta per la conquista della Liga, la nazionale si qualifica in extremis alle Olimpiadi
  • Rising Star - Ai Giochi, il Giappone di Tsubasa supera agilmente il girone di qualificazione e si candida come seria pretendente alla conquista della medaglia d'Oro

CAPTAIN TSUBASA © 1981 by Yoichi Takahashi All rights reserved. First published in Japan in 1981 by SHUEISHA INC., Tokio
Immagini, situazioni e personaggi qui rappresentati fanno parte di un iniziativa no profit
e sono perciò da intendersi come prive di scopo di lucro.

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